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Le buone abitudini di igiene orale apprese da piccoli sono un ottimo punto di partenza per mantenere un sorriso bello e sano nel corso di tutta la vita.
Insegnare ai bambini l’importanza dell’igiene orale quotidiana e come spazzolarsi bene i denti può risultare talvolta un compito faticoso, ma la costanza di questi gesti permette di preservare la salute del loro cavo orale, contrastando la proliferazione di placca batterica e prevenendo così l’insorgenza di carie.
La cura della bocca nei bambini non coincide con l’eruzione dei dentini, ma inizia già nelle prime settimane di vita quando è molto importante detergere le gengive del neonato almeno una volta al giorno con una garza inumidita o un morbido massaggia gengive. Questa abitudine, oltre ad assicurare una delicata pulizia contribuendo ad una sensazione di benessere per il piccolo, lo aiuterà a prendere confidenza con gli strumenti di igiene orale, spazzolino e dentifricio, che saranno introdotti nella sua routine a partire dalla comparsa dei primi dentini.
Inoltre, l’abitudine ad usare un massaggia gengive può rivelarsi particolarmente utile proprio nella delicata fase di eruzione dei denti, quando il processo di dentizione può causare parecchi disagi ai piccoli: una dolce stimolazione delle gengive abbinata all’applicazione di uno specifico gel pronto sollievo saranno infatti il binomio perfetto per aiutare ad alleviare il dolore decongestionando la mucosa.
Il processo di dentizione inizia indicativamente intorno al 6°/8° mese con la comparsa degli incisivi centrali inferiori, per poi completarsi tra il 22° e 28° mese con l’eruzione dei secondi molari, gli ultimi denti decidui a erompere e a completare così la dentatura da latte che vedrà un totale di 10 elementi nell’arcata superiore e 10 in quella inferiore. Questa è la fase in cui si inizieranno ad utilizzare spazzolino e dentifricio adatti all’età per pulire con delicatezza i primi dentini. La scelta dei presidi per l’igiene orale quotidiana deve essere accurata:
setole morbidissime, testina piccola e arrotondata, ottima ergonomia del manico sono le caratteristiche principali che deve possedere uno spazzolino dedicato ai più piccoli per garantire una detersione efficace, ma delicata. Alcuni spazzolini riportano una colorazione differenziata sulle setole, per identificare la quantità di dentifricio necessaria in base all’età
l’azione richiesta a un dentifricio per bambini è quella di prevenire la carie proteggendo e remineralizzando lo smalto. La più recente ricerca scientifica ha permesso di brevettare nuove sostanze funzionali biomimetiche, biocompatibili e bioattive capaci di favorire una nuova fase minerale per smalto e dentina più resistente agli attacchi acidi e alle aggressioni meccaniche. La presenza di fluoro nel dentifricio è importante proprio in funzione della sua azione remineralizzante. È bene ricordare che è meglio non risciacquare il dentifricio per prolungarne l’efficacia.
Generalmente intorno ai sei anni inizia la permuta dei denti decidui: i dentini da latte cadono per lasciare il posto alla dentizione permanente che, più o meno per tutti, si completerà in una fascia di età compresa tra i 9 e i 13 anni. Lo schema con cui cadono i denti da latte tende a seguire il loro ordine di eruzione: i primi a cadere saranno gli incisivi centrali inferiori; nel contempo spunteranno anche i primi molari permanenti che eromperanno in fondo all’arcata senza andare a sostituire alcun dente da latte.
Questa è una fase particolarmente delicata poiché, per un certo periodo di tempo, il bambino si troverà con una dentizione mista e di fronte alla necessità di prendere sempre più consapevolezza e autonomia nell’igiene orale. È il momento in cui:
Le linee guida nazionale per la promoziozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva del Ministero della Salute pongono l’attenzione sull’importanza della fluoroprofilassi per favorire la remineralizzazione dei denti e prevenire l’insorgenza di lesioni cariose.
In relazione all’età evolutiva affermano che:
Solo nel caso in cui il bambino assuma fluoro per via sistemica da altre fonti (gocce, pastigliette, ecc.) si consiglia l'utilizzo di un dentifricio senza fluoro per evitare un’assunzione eccessiva.
Un’altra cosa da tenere in considerazione quando si sceglie un dentifricio è l’RDA (Relative Dentin Abrasivity) ovvero il suo indice di abrasività. In particolare nei bambini, dove lo smalto dei denti decidui ha uno spessore ridotto, una durezza minore e una maggiore permeabilità, sono consigliati dentifrici con RDA inferiore a 50 proprio per non provocare danni allo smalto.
Talvolta anche nei ragazzi possono presentarsi problematiche legata ad una significativa demineralizzazione dei tessuti duri dei denti; ne sono un esempio:
Se danneggiati, smalto e dentina non sono in grado di autoripararsi. Per questa ragione, per il trattamento di queste particolari situazioni cliniche è fondamentale abbinare all’attività di dentifricio e collutorio l’azione remineralizzante d’urto di innovativi prodotti in mousse formulati con sostante funzionali brevettate la cui applicazione può essere sia professionale che domiciliare.
Nei pazienti con elevata cariorecettività, e quindi anche nei ragazzi, una delle strategie più innovative per contrastare l’insorgenza della carie consiste nell’utilizzo di probiotici. I probiotici sono ceppi batterici vivi che, somministrati con un corretto dosaggio e adeguata formulazione, possono apportare un beneficio nel riequilibrare il microbiota orale interferendo con la proliferazione di biofilm cariogeni. L’assunzione di probiotici con cicli periodici di 30 giorni, abbinata all’utilizzo di specifici prodotti per l’igiene orale quotidiana, rappresenta la strategia più innovativa per contrastare la malattia cariosa nell’età evolutiva.
Articolo validato dal comitato scientifico Wikisept.
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